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"Nelle sue 'lettere' Massimo, riesce a tirar fuori le nostalgie e le luci, le bellezze e le novità che non sapevamo di avere dentro. E tutto questo provoca in noi una sottile meraviglia di verità e uno stupore grato. (...) Sembra quasi di entrare nella Pieve leggendo queste pagine: ogni lettera somiglia a ciascuna di quelle pietre, che se ne sta lì a lasciarsi carezzare e guardare, unica nella sua forma e nel peso che porta. Sono lettere consegnate e lasciate nelle mani di chi leggerà col cuore fiducioso od oppresso e cercherà in queste parole uno squarcio, un'apertura, una nuova visuale ed anche un abbraccio. Perché questo fa Massimo: abbraccia uno ad uno tutti noi suoi destinatari, accompagnandoci a trovare 'il coraggio di gettare la nostra vita sempre un passo più in là, senza condizioni'". (Dalla presentazione di Maria Teresa Abignente)